INTERVISTA – Ornella De Luca per La sposa promessa
Oggi per la Tappa del Blog Tour de La sposa Promessa, oggi sarà con noi Ornella De Luca per la tappa dell’intervista! Venite a leggere di più sul suo ultimo romanzo!!

Uscita: 17 aprile ’18
Edimburgo, Scozia, ottobre 1561: un giovane parroco viene convocato al carcere di Greyfriars per offrire l’estrema unzione a una detenuta, poco prima dell’esecuzione della condanna a morte fissata per la mattina seguente. La donna, ormai fuori di sé dal dolore, accetta di raccontare al confessore la sua vita e l’origine della colpa che l’ha condotta in quella sudicia cella. Contea di Dunvegan, febbraio 1560: Eithne ha diciassette anni, è l’unica figlia del laird del clan MacLeod e sulle sue spalle pesano grandi aspettative, anche se lei non sembra esserne del tutto consapevole. Il suo destino è di andare in sposa a un ricco highlander scelto dal padre, ma a ostacolare questa unione c’è il legame con Alastair, lo stalliere del castello, suo compagno di giochi sin dall’infanzia.
Una straordinaria catena di eventi porta Eithne a prendere in fretta decisioni che segnano il destino del suo clan e di tutta la Scozia: la zia, Lady Maighread Douglas, la coinvolge in un complotto ai danni dei nobili cattolici del regno, in un periodo drammatico che minaccia di sfociare in una guerra civile. Eithne deve quindi scegliere se salvare se stessa e l’uomo che ama, oppure il destino del clan MacLeod. I due giovani innamorati, costretti dalle circostanze, organizzano una fuga per scampare
alla vendetta di Erinna, la madre di Eithne. Ma cosa sono disposti a sacrificare per restare insieme?
La sposa promessa è un grande romanzo di amore, avventura e intrighi al tempo di Mary Stewart ed Elisabetta I Tudor: conflitti religiosi, lotte fratricide e sete di potere si mescolano al più genuino e innocente desiderio di libertà.
INTERVISTA:
Buongiorno, carissima Ornella, ti ringraziamo per la disponibilità e il tempo che oggi ci stai dedicando. Questa è una delle tappe del “Blog Tour” de “La sposa promessa”.
1. Molti lettori ti conoscono per i tuoi precedenti libri, tra cui “Adesso apri gli occhi” e “L’ultima lanterna della notte”. Come ti è venuto in mente di passare da un genere contemporary romance a uno storico?
In realtà io “nasco” con lo storico. Nel senso che il mio primo romanzo, pubblicato nel 2015, era un romance storico: La consistenza del bianco. Poi per un periodo ho messo da parte il genere per dedicarmi a un’altra ispirazione, che ha dato il via alla serie “The orphanage”.
2. Quali difficoltà si riscontrato nella stesura della scrittura?
Dipende da cosa scrivi. Quando scrivi uno storico ci sono molteplici problemi: ricerca, attinenza al periodo, verosimiglianza della finzione narrativa con quanto accaduto in realtà ecc… Nonché la lingua, i dialetti del tempo, gli usi, i costumi ecc… Con il contemporary romance tutta questa parte non c’è.
3. Il personaggio femminile di spicco è Eithne MacLeod. Una ragazza testarda e un po’ viziata. A chi ti sei ispirata per realizzare il suo personaggio? Non hai avuto paura che la sua troppa sicurezza rendessero il personaggio un po’ antipatico all’inizio della storia?
All’inizio sono quasi certa che risulterà antipatica, come gran parte delle mie protagoniste, ma circa a metà storia ci sarà un evento che getterà nuova luce sulla storia. E da quel momento in poi non si può non amarla.
4. Di contro, il personaggio maschile è Alastair uno degli stallieri di Dunvegan Castle. Leale, tenace, coraggioso e idealista. Un personaggio genuino, che non può nulla contro il sentimento che prova per Eithne. Alastair è il classico highlander dal cuore nobile e dalla spada pronta per difendere la propria famiglia?
Lo è, ma ha anche una sensibilità che lo porta a scontrarsi con il bene del suo clan, che dovrebbe invece venire al primo posto. Eppure, prima ancora dell’onore, prima della famiglia, prima del dovere, per lui viene Eithne.
5. Come affronteranno le avversità che si presenteranno?
Dovranno prendere scelte istintive e molto difficili. Che avranno conseguenze devastanti.
6. La differenza di classe sociale, ai tempi, era un problema ed una questione importante. E’ un problema per i due protagonisti? Come lo affrontano?
Per loro due non lo è mai davvero. Forse un po’ di più per Alastair, che crede che Eithne meriti di meglio, ma non lo è mai stato per lei. Eithne sa ciò che vuole, e non è un matrimonio di convenienza.
7. Penso non sia facile creare un ambientazione realistica soprattutto quando si tratta di romanzi storici. Qual è stata la tua maggior fonte di dettagli e spunti per l’ambientazione?
Forse l’amore per la Scozia e per la sua tradizione, sulla scia della serie Outlander, per intenderci. E poi ho sempre avuto una passione smisurata per la figura di Maria Stuarda.
8. Qual è stata la parte più difficile da scrivere?
A metà romanzo, come anticipato, c’è una scena che cambia del tutto la storia. Se dico troppo svelo la trama, ma vi posso dire che resterete scioccati. E un po’ vi arrabbierete con me…
9. Qual è stata la parte che ti ha emozionata di più?
Il finale. C’è tutto quello che dovrebbe esserci in un finale. È la conclusione di un cerchio.
Tensione narrativa, dramma, assoluzione dai peccati, giustizia, sono solo alcuni degli elementi.
10. Adesso che il libro è pubblicato, in un futuro scriverai nuovamente un romanzo storico?
Ho già in mente di rendere un romanzo un racconto breve scritto qualche anno fa. Sarà ambientato nella Seconda guerra mondiale. Speriamo veda la luce, prima o poi.
11. So che è presto, ma hai già in mente qualcosa per il tuo prossimo libro? Se sì, ci anticipi qualcosina?
In estate uscirà il terzo romanzo della serie “The orphanage” e si chiamerà La stazione dei bagagli smarriti. Il protagonista sarà Daniel e al centro della storia c’è un’attrazione contro le convenzioni sociali. Il resto è top secret!
Grazie a tutti per essere stati con noi oggi. Non perdetevi la nostra tappa del Review Party il 27 aprile con la Recensione!